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Appunti
di tecnica fotografica |
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La chimica Oltre
al fascino delle immagini che fornisce, il
processo in bianco e nero può essere
realizzato interamente in proprio, senza grosse
difficoltà e a costi tutto sommato
contenuti. Una pellicola b/n ha una struttura
stratificata, e al di sotto di un finissimo
strato protettivo perfettamente trasparente,
troviamo uno strato più spesso; si
tratta della gelatina, in cui sono distribuiti
i granuli di sali d' Argento (nello schema
rappresentati con la sigla AgCl). |
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E'
questa la parte della pellicola sensibile
alla luce (fotosensibile). Al di
sotto di questo strato troviamo il supporto
di plastica sintetica, che consente alla
pellicola di essere resistente e di poter
essere confezionata in rotoli o in grandi
lastre piane. Uno strato antiriflesso completa
la struttura, affinché la luce che
attraversa la pellicola non crei riflessioni
e aloni indesiderati che sciuperebbero l'immagine
fotografica. La pellicola, deve sempre essere
trattata al buio più completo, finché
non sarà stata sviluppata e fissata.
Solo allora potremo maneggiarla alla luce
ed osservarla in trasparenza. La
luce, che penetra nella macchina fotografica
attraverso, obiettivo e otturatore, va a
colpire la pellicola, e siccome la scena
ripresa e' formata da parti più luminose
e parti più scure, la pellicola non
viene illuminata uniformemente in tutti
i punti. |
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Se la estraessimo ora dalla macchina fotografica,
oltre a rovinarla del tutto, ci accorgeremmo
che la luce, colpendo la pellicola, non crea
alcuna immagine visibile. I fotoni, colpendo
i cristallini di sale d’argento, ne
hanno comunque modificato la struttura atomica.
Si dice allora che, nella pellicola impressionata,
esiste un’ immagine latente.
Il trattamento della pellicola. Per rendere visibile l’immagine sulla pellicola è necessario sottoporla ad un trattamento chimico, detto processo di sviluppo, mediante sostanze chimiche liquide (bagni), suddiviso in diverse fasi: 1
- sviluppo La
pellicola non può assolutamente mai
vedere la luce prima che sia completata la
fase di fissaggio. Sviluppo La pellicola, al buio completo, viene immersa in un liquido detto rivelatore che costituisce il bagno di sviluppo. I granuli di cloruro d’argento che erano stati colpiti dalla luce, subiscono una scissione. Il cloro (Cl) si stacca dall'argento (Ag) e nella pellicola, al posto di granuli bianchi di cloruro d’argento, rimangono granuli neri di argento metallico. |
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Questo fatto si verifica solo per i granuli che avevano assorbito la luce, quelli impressionati, che adesso sono diventati neri. Gli altri, invece, non subiscono alcuna trasformazione, in essi il cloro rimane attaccato all'argento, ed essi rimangono bianchi. Adesso esiste un'immagine visibile, ma la pellicola è ancora sensibile, non dobbiamo esporla alla luce, se non vogliamo che annerisca completamente Arresto In pratica la pellicola viene trattata con un bagno di acido acetico diluito in acqua che arresta il processo di sviluppo, ovverosia interrompe il fenomeno dell'annerimento delle parti che erano state precedentemente colpite dalla luce. Fissaggio In
questa fase la pellicola viene trattata
con un bagno acido contenente alcuni sali
di zolfo la cui azione è quella di
sciogliere i cristalli bianchi di cloruro
d'argento ancora presenti nella pellicola.
Rimangono in questo modo solo i granuli
neri di argento metallico. |
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Ecco
perché solo dopo il fissaggio la pellicola
può essere esposta alla luce, e guardata
per valutare la qualità delle immagini
presenti sui vari fotogrammi. Da questo momento
in poi essa non è più impressionabile.
Procuriamoci
l’occorrente |
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La Tank
Non è altro che un recipiente a tenuta
di luce che può essere riempito e
svuotato dei bagni chimici senza dover stare
al buio. |
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Il termometro Poiché il processo di sviluppo non è altro una reazione chimica e poiché un parametro importante è proprio la temperatura dei reagenti, bisogna misurarla con una certa precisione. Esistono in commercio appositi termometri (di solito ad alcool), precisi ed economici. |
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Forbici Servono per tagliare via il rocchetto su cui è avvolta la pellicola dentro al caricatore metallico e per tagliare la pellicola in spezzoni una volta asciutta. |
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Un cronometro In teoria sarebbe sufficiente un orologio con la lancetta dei secondi, ma per evitare errori e data l'enorme diffusione e il basso costo di questi strumenti è meglio avere almeno un orologio con cronometro, ricordando che se vogliamo eseguire anche le stampe su carta, deve essere leggibile anche al buio. Assicuratevi che la luce prodotta dal cronometro non possa influenzare in alcun modo i processi di sviluppo ed eventuale stampa. |
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Ce ne servono almeno tre; uno da 100cc per misurare i chimici da miscelare, uno da1000cc per miscelare i chimici con l’acqua e una caraffa che abbia una capacità di almeno un litro.
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Bottiglie
Per conservare i bagni chimici già
diluiti e pronti all’uso o dopo averli
utilizzati. Poiché il bagno di sviluppo
tende ad ossidarsi in presenza di aria, si
trovano in commercio apposite bottiglie a
soffietto che possono venire spremute fino
a far uscire tutta l'aria. Ma si possono utilizzare
anche le comuni bottiglie di plastica. |
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Pinze
appendi-film servono per appendere il negativo ad asciugare. Ne servono due, una delle quali munita di peso per mantenere la pellicola in tensione. Da ricordare che funzionano egregiamente bene anche le comuni mollette da bucato. |
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Utensile
apri-caricatore
Per estrarre la pellicola da avvolgere sulla spirale si deve aprire il caricatore e si possono utilizzare sia un uno strumento apposito che un comune apri-bottiglie. I piu' sofistici possono utilizzare un estrattore di pellicola, che ci permette di far uscire la parte terminale del rullino senza aprire il contenitore. Questo sistema è sicuramente elegante, ma decisamente più costoso. Senza contare che, se sul bordo della fessura d’uscita della pellicola si fermano delle impurità, corriamo rischio di graffiare il rullino in modo permanente ed irreversibile. Salviette assorbenti Non fanno parte dell’attrezzatura strettamente necessaria, ma siccome si lavora con dei liquidi, e le tank non sono quasi mai a tenuta perfetta, sono una delle cose più utili da tenere sottomano. Lo sviluppo del negativo in pratica I
bagni |
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