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Appunti
di tecnica fotografica |
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Ora che abbiamo prodotto una pellicola correttamente sviluppata, possiamo affrontare la stampa su carta. Per fare questo dobbiamo arricchire l’elenco dei materiali acquistati con altri elementi, primo dei quali è… L’ingranditore In linea di principio è un oggetto abbastanza semplice, una specie di proiettore che serve a riprodurre il negativo sul piano di stampa. Una rapida occhiata ai pochi elementi che lo compongono ci permetteranno di familiarizzare con questo strumento ed eventualmente di essere in grado di scegliere quello che fa per noi. |
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La
testa È la parte principale (e costruttivamente più complessa) dell'ingranditore. Nella testa si trovano la lampada e i vari dispositivi che permettono di creare un fascio luminoso il più possibile uniforme. A seconda del tipo di illuminazione usata, esistono ingranditori a "luce diffusa" e a "luce condensata". La luce diffusa è morbida, riduce il contrasto e minimizza i difetti del negativo (eventuali graffi, polvere e pelucchi, ma anche la grana). La luce condensata è dura, esalta i contrasti e la nitidezza ed evidenzia la grana (ma anche i graffi!). Eventualmente la luce condensata può essere diffusa ponendo un vetro smerigliato sotto al gruppo ottico condensatore. Per chi inizia non credo che la differenza sia importante: ci basti per ora sapere che ci sono due modi diversi di illuminare il negativo da stampare, ed entrambi forniscono buoni risultati. Solitamente la testa è provvista di un cassettino che può ospitare appositi filtri atti a modificare il colore della luce dell'ingranditore, indispensabili per utilizzare le carte a contrasto variabile (multicontrast). |
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Altre
teste hanno invece la possibilità di
modificare il colore agendo su appositi filtri
incorporati nel sistema di illuminazione stesso.
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Se acquistiamo un ingranditore usato, questo
movimento va sempre controllato attentamente,
perché è forse l'elemento più
soggetto ad usura. Il
piano di stampa Come sempre, non sono indispensabili, ma aiutano e facilitano durante la fase di stampa. |
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Marginatore Sebbene proiettando l'ombra delle sue "lame" tutt'intorno al foglio di carta dia la possibilità di creare un margine bianco, la sua funzione principale è quella di mantenere perfettamente piano il foglio di carta sotto l'ingranditore, consentendo di avere l'immagine proiettata perfettamente a fuoco, e di posizionarlo in modo da stampare la porzione voluta con precisione e ripetitibilità. |
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Focometro Posto sul piano di stampa, permette di facilitare notevolmente la messa a fuoco ingrandendo notevolmente il negativo (visualizza la grana della pellicola). Esistono modelli anche abbastanza economici. Personalmente lo trovo utile, anche se non indispensabile. |
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E' disponibile in due colorazioni.
Q uella rossa o marrone va bene sempre e per tutte le carte, mentre quella giallo-verde non va bene con le carte a contrasto variabile (multicontrast). È utile attrezzarla con un interruttore in modo che possa essere accesa e spenta indipendentemente dalla normale illuminazione della stanza. |
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Fino a qualche anno addietro di carte disponibili, per le stampe in B/N ne esisteva una grande varieta', oggi con l'avvento del digitale e delle stampanti a getto d'inchiostro, il numero si e' sensibilmente ridotto, ma la qualita' di quelle tuttora disponibili e decisamente alta. Si possono classificare per: |
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1.
Caratteristiche del supporto cartaceo: 3.
Trattamenti superficiali:
4. Grado di lucidità: |
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L'intero processo di sviluppo fotografico
è del tutto simile per i materiali
negativi (pellicole) o positivi (carte),
quindi, i materiali fino a qui acquistati
tranne il bagno di sviluppo sono utili anche
per il processo di stampa su carta. Procurato
il bagno di sviluppo per carte, dovremo aggiungere
al nostro elenco, tre vaschette in materiale
plastico adatte per dimensione alla carta
che utilizzeremo, tre pinze per sviluppo fotografico
e un cartoncino nero grande circa 15x20 cm
che ci sarà utile spesso in fase di
stampa. Siamo pronti a questo punto per affrontare
la prima stampa su carta. Trovato un posto tranquillo in casa (spesso è il bagno, o la cantina), dove sia possibile avere il buio totale, possiamo iniziare. |
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