Appunti di tecnica fotografica
 
 

Fotografia naturalistica

Anche se possiamo tentare ad improvvisarci fotografi naturalisti, si tratta comunque di un campo altamente professionale, che richiederebbe conoscenze di etologia e la disponibilità di attrezzature specialistiche (teleobiettivi di classe, fotocamere climatizzate e automatizzate, capanni di appostamento, cellule fotoelettriche, ecc.). Gli animali più interessanti sono anche i più diffidenti, per cui è indispensabile adottare tattiche e accorgimenti adeguati (silenzio, abiti adeguati agli ambienti, coperture mimetiche per l'attrezzatura).
E’ bene utilizzare sensibilita' da 100 ISO ad un massimo di 400 ISO per avere sempre il massimo dettaglio con il minimo di disturbi.

Capanni di appostamento

Utilizzate dei materiali possibilmente naturali in sintonia con l’ambiente con un'altezza che vi permetta di stare seduti su un seggiolino.

La struttura deve possibilmente poter essere spostata senza doverla smontare, quindi niente picchetti di fissaggio.
Deve anche permettere un montaggio rapidissimo. All'altezza degli occhi del fotografo verranno praticate più feritoie orizzontali e strette, per tenere sotto costante controllo l’ambiente circostante. Il foro dove passerà l'obiettivo deve essere molto grande, per permettere di spostare comodamente l’inquadratura, un cappuccio di tela mimetica legato attorno al paraluce e fissato al resto del capanno darà il tocco finale e vi nasconderà sufficientemente ai soggetti da riprendere. Da evitare le fotocamere rumorose che dovrebbero in ogni caso essere racchiuse in sacchi fonoassorbenti.

Comportamento

Alcuni animali che vivono in luoghi scarsamente abitati, non conoscendo l'uomo lo classificano come parte del paesaggio, fino a che i meccanismi di percezione del pericolo (un rumore secco, un movimento brusco) non li mettono in guardia. Fotografando animali diffidenti è meglio non dare assolutamente nell'occhio, quindi movimenti molto lenti, niente rumori, nulla in particolare che li possa incuriosire o allarmare. In tal modo, si viene accettati come elementi del paesaggio, a quel punto sarà consentito fotografare. Ogni animale dovrebbe essere fotografato da un'altezza pari a quella in cui si trova.

Animali in inverno

In inverno è per certi versi più facile che in ogni altra stagione.
E’ vero che gli animali sono meno numerosi (alcuni vanno in letargo), che la luce ambientale è scarsa e ricca di dominanti fredde e che ci sono difficoltà di vario genere dovute al freddo.
Però c’è minore diffidenza da parte degli animali e quindi possibilità di avvicinarli maggiormente portando loro magari qualcosa da mangiare e ricordando sempre una regola basilare.
Non dare mai da mangiare agli animali selvatici, quello che mangereste voi, è tassativo informarsi su cosa si può dare loro, non cercate di avvicinarli troppo, potrebbero farsi un’idea sbagliata dell’uomo e finire arrosto sulla tavola di qualche bracconiere.

La conservazione delle tracce del passaggio sull’eventuale neve presente è un ulteriore vantaggio che possiamo sfruttare nei mesi invernali. Il flash nelle riprese a breve distanza, al fine di migliorare la resa cromatica dei soggetti di giorno, non li disturba. Monopiede o treppiede sono accessori molto utili che diventano indispensabili quando si utilizzano ottiche di focale superiore ai 300mm.


Macrofotografia

Rapporto di Ingrandimento

E' il rapporto fra dimensioni dell'immagine sulla pellicola e le dimensioni fisiche del soggetto.

<----------------------------------------------------Rapporto 1:1----------------------------------------------------->


Regola speciale per la profondità di campo

A differenza delle altre situazioni in cui la profondità di campo si distribuisce per 1/3 davanti al punto di messa a fuoco e per 2/3 dietro, in macrofotografia il campo nitido si distribuisce ugualmente davanti e dietro il soggetto.
In più, a parità di diaframma e di rapporto di ingrandimento, in macrofotografia tutte le lunghezze focali restituiscono la stessa profondità di campo.

Vignettatura e diffrazione

Lavorare con diaframmi molto chiusi permette di correggere effetti ottici indesiderati come vignettatura e riflessi parassiti, difetti ottici dovuti a lenti addizionali o duplicatore di focale. Bisogna però considerare che ad elevati ingrandimenti (superiori al rapporto 1:1) ai diaframmi molto chiusi corrispondono intensi effetti di diffrazione della luce, per cui è consigliabile non chiudere il diaframma oltre f/16 e non andare oltre il 2:1 nel rapporto di ingrandimento.

Lo sfondo

La lunghezza focale dell'obiettivo macro e quindi l'angolo di campo, influenzerà sia l'aspetto del soggetto (prospettiva) sia l'aspetto dello sfondo.

Usare lunghezze focali superiori a 90mm, permette di selezionare con più facilità la porzione di sfondo, evitando di includere elementi di disturbo.
E' necessario lavorare con diaframmi molto chiusi per avere maggiore profondità di campo possibile.
Il flash ravvicinato rappresenta un'intensa sorgente luminosa ma lo sfondo, non colpito dal lampo, risulta tanto sottoesposto da apparire nero.
Per evitare questo effetto occorre lavorare con tempi piu' lunghi e cavalletto.
             
<<< Indietro