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Appunti
di tecnica fotografica |
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(2) Fotocamere |
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Un
apparecchio fotografico a foro stenopeico
(cioè dotato di piccolo foro) è
lo strumento più semplice per ottenere
fotografie. Discende direttamente dalla “Camera
Obscura” usata tra il XVI e il XVII
secolo dai pittori per rendere correttamente
la prospettiva nei dipinti. Al posto delle
lenti, l'obbiettivo ha un piccolissimo foro
( 0,3 – 0,8 millimetri ). La luce riflessa
da ogni punto dell'oggetto inquadrato entra
nella camera attraverso il foro e va a colpire
il negativo formando una piccola macchia che
rappresenta l’immagine di quel punto
dell’oggetto. L’insieme di queste macchie luminose, che si riuniscono e si sovrappongono marginalmente, formano l’immagine finale. |
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Minore sarà il diametro del foro, minore
saranno le dimensioni delle macchie, minore
la sovrapposizione, e più nitida risulterà
l’immagine finale (utilizzando dei
diametri troppo piccoli si generano fenomeni
di diffrazione che peggiorano la qualita'
dell'immagine). Per determinare il tempo
durante il quale far passare luce attraverso
il foro, occorre tener conto della sensibilità
della pellicola utilizzata, del diametro del
foro e della distanza fra il foro e il piano
della pellicola. Purtroppo, per impressionare
una pellicola in queste condizioni, occorrono
alcuni secondi o addirittura minuti se il
soggetto è poco illuminato. Le immagini
che si ottengono con questo sistema, hanno
bassa definizione dei particolari e risultano
a fuoco da zero all’infinito. La difficoltà maggiore che si incontra durante la costruzione di un simile apparecchio risiede nel praticare il piccolo foro su una sottile lamina di metallo o di plastica rigida. Deve essere preciso e senza sbavature o dentellature che porterebbero ad un abbassamento della qualità delle immagini ottenute. |
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Reflex 35 mm |
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In assoluto la più diffusa fra i fotoamatori,
leggera, poco ingombrante, presenta elevate
qualità tecniche, consente l’utilizzo
di moltissimi accessori, quali: obbiettivi,
filtri, illuminatori ecc… Disponibile anche in versione digitale con sensori di vario tipo ed in continua evoluzione. Il sistema di mira reflex avvalendosi di una serie di specchi e prismi ottici, permette di inquadrare e valutare l’immagine direttamente attraverso le lenti dell’obiettivo. |
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Compatta 35 mm | ||||||
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Fotocamera in genere, semplice da usare e
di ridotte dimensioni. permette, anche a coloro
che non possiedono grandi conoscenze di tecnica
fotografica, di ottenere immagini di buona
qualità. Adotta la pellicola delle reflex 35 mm e in versione digitale, piccoli sensori fino a 10 milioni di punti (10 megapixel). Non ha obbiettivi intercambiabili, ma può a volte adottare degli efficaci sistemi Zoom. L’inquadratura si effettua attraverso un mirino ottico (Galileiano) che non essendo in asse con l’obbiettivo genera un errore di parallasse, (la scena inquadrata è leggermente disassata da quella che verrà riprodotta sulla pellicola), e più vicino sarà il soggetto, maggiore sarà l’errore prodotto. |
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Nei
sistemi digitali è normalmente utilizzato
in parallelo al mirino tradizionale, anche
un piccolo schermo dove, l’immagine
visualizzata è ricavata direttamente
dal sensore e quindi pur non offrendo grande
definizione per valutare esattamente l’immagine,
non soffre di errore di parallasse. Il flash o lampeggiatore elettronico sempre presente, ha normalmente una potenza ridotta e non permette di illuminare efficacemente profondità superiori ai tre metri, con sensibilità impostata a 100 ISO. Può essere impostato in varie modalità d’uso: • Automatico; scatta automaticamente in condizioni di scarsa illuminazione. • Disinseribile; per impedirgli di intervenire e conservare l’illuminazione ambiente presente al momento. • Pre-lampo (anti occhi rossi); essendo questi piccoli lampeggiatori collocati molto vicino all’asse dell’obiettivo causano facilmente il fenomeno degli occhi rossi e in questa modalità di funzionamento si attenua questo sgradevole effetto. La messa fuoco a seconda dei modelli e della classe dell’apparecchiatura può essere: • Manuale; a telemetro incorporato, ruotando la ghiera della messa a fuoco • Automatica; tramite un dispositivo (Autofocus) che generalmente misura il massimo contrasto ottenibile in una ristretta area (area di autofocus). (Il sistema non è sempre attendibile, specialmente quando nell’inquadratura sono presenti aree senza alti contrasti o superfici riflettenti. Le compatte sono soprattutto economiche, silenziose e discrete. |
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Monouso | ||||||
È
gia caricata con pellicola ad alta sensibilità
e una volta eseguito l’ultimo scatto,
la si consegna al laboratorio che provvederà
allo sviluppo e stampa delle immagini. Le
prestazioni sono proporzionate al costo, la
qualità delle stampe dipende dal tipo
di pellicola in dotazione, normalmente del
tipo 35mm o APS. L’obbiettivo è
un grandangolare a fuoco e diaframma fisso
con lenti prevalentemente in policarbonato.
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Economiche,
di dimensioni ridotte, può essere utilizzata
da tutti, anche senza alcuna esperienza, comoda
per gite scolastiche e cene con gli amici
(quando non si dispone di altro), utile
per sperimentare riprese subacquee
dal momento che in commercio
ne esistono di tipo impermeabile. |
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Panoramica | ||||||
Il
modo più tradizionale
ed economico per ottenere un’immagine
panoramica è quello di scattare, servendosi
di un cavalletto con scala azimutale graduata,
una serie di foto che in seguito verranno
montate facendo attenzione a far combaciare
perfettamente le diverse immagini. |
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Ma
le vere foto panoramiche vengono realizzate
servendosi di speciali a costose apparecchiature
fotografiche che sono in grado di riprendere
immagini con un angolo di campo elevatissimo
e senza distorsioni, fino ad arrivare, grazie
a sofisticati meccanismi, ad eseguire riprese
su 360° in un unico lunghissimo fotogramma.
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Si
considerano apparecchi di medio formato tutti
quelli che impiegano pellicole 120 o 220 (6
cm di altezza). Queste fotocamere permettono, a seconda del modello, di fornire fotogrammi formato 4,5x6cm, 6x6cm, 6x7cm, 6x9cm e superiori. Apparecchi fondamentalmente rivolti ai professionisti che lavorano nel settore della pubblicità e della moda. Sono fotocamere che richiedono un minimo di tempo di preparazione prima di scattare, per riflettere sull’inquadratura e sulle soluzioni tecniche d’illuminazione da adottare e per questo adatte nella fotografia statica (still-life, ritratto e paesaggio). Le caratteristiche del medio formato sono molto diversificate per rispondere alle molteplici esigenze dei fotografi (mirino reflex, obbiettivi intercambiabili con otturatori centrali incorporati, magazzini porta pellicole e dorsi digitali intercambiabili ecc…). |
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Le
dimensioni del fotogramma in alcuni casi possono
raggiungere anche 5 volte la dimensione di
un 35 mm, determinando una migliore qualità
dell’immagine (dettagli, tonalità
e saturazione dei colori). I mirini molto grandi e luminosi permettono di inquadrare meglio e di avere un controllo maggiore sugli equilibri cromatici. I dorsi intercambiabili, permettono, pur non avendo terminato una pellicola, di cambiarla per passare così dal colore al bianco e nero, ad una pellicola di diversa sensibilità o a sistemi digitali fino a 65 megapixel. |
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Gli apparecchi, gli accessori e non ultime le pellicole hanno costi superiori alle reflex 35mm, sono di peso e di ingombro decisamente più elevato, occorre sempre un’ottima conoscenza della tecnica fotografica ed è quasi sempre d’obbligo l’uso di un cavalletto professionale. Biottica |
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